06 | 09 | 2024

Ascolta la voce del vento, anche se ti fa paura

Passi di speranza rivoluzionaria in direzione di una miglior comprensione del futuro dell'uomo, nell'orizzonte di una maggior accessibilità - con Giovanni Hanninen, Felice Tagliaferri e Giacomo Bianchi

Guardare il mondo con le mani, sorridere davanti alle tragedie. Fare di una fotografia un arazzo e toccare la Gioconda per capirne le forme.

È il senso di una rivoluzione sinestetica quello che si avverte nell’opera congiunta di Giovanni Hänninen, Felice Tagliaferri e Giacomo Bianchi, che oggi rendono il pubblico partecipE della loro opera allo SpazioArrivabene2.

Bianchi prende le mosse prima di tutto da un ringraziamento. Ringrazia le persone con cui ha lavorato, perché nella sua ottica ciò significa portare alla luce quanto di più importante ci sia nel lavoro che svolge in qualità di presidente di Arte Sella: la rete di condivisione e di relazione che si crea tra le persone, diventando creatività e arte. Una rete che si è resa necessità, per Bianchi, soprattutto davanti a qualcosa di così forte e doloroso da lasciare in ginocchio, come la tempesta di Vaia del 2018. Gli effetti si vedono ancora oggi, ma la speranza di Giacomo è che da ciò l'uomo impari qualcosa.

«Si è resa evidente la fragilità del nostro stare al mondo, la fortissima dicotomia tra uomo e natura che cerchiamo quotidianamente di interrogare attraverso lo sguardo degli artisti».

È infatti dalla tragedia che nasce la collaborazione di Arte Sella con Giovanni Hänninen (ingegnere, fotografo e docente di fotografia al politecnico di Milano) da cui la mostra AFTER/DOPO, l’intento della quale è stato di cercare di indagare la rottura che si è creata nel disastro, nonché il ruolo dell’uomo in tutto quanto.

Ed è proprio dall’assunzione di responsabilità che nasce anche Tomorrow, mostra esposta anche alla XVI Biennale di Architettura di Venezia, con la quale Hänninen riflette sul futuro dell’uomo «vittima della propria incoscienza». La necessità di far sì che l’uomo «tocchi con mano» la distruzione è il motivo per cui Tomorrow è un insieme di arazzi, creati grazie alla collaborazione di Torri Lana, e che oggi il pubblico può ammirare o direttamente toccare le diverse texture che si susseguono sul drappo.

Ma la dimensione tattile delle opere di Hänninen non è solo un monito: è un esperimento che va nella direzione dell’accessibilità, e infatti ad aiutare il fotografo nel suo progetto sono diverse persone non vedenti, che lo aiutano, selezionando i diversi pattern, a rendere le sue opere leggibili anche da chi non può coglierle con la vista.

È un passo essenziale per chiunque collabori con Arte Sella, «poiché è proprio in funzione dell’accessibilità che i percorsi museali devono essere concepiti». A spiegare il cammino in questa direzione è Stefano Trombini, che presenta il percorso di Arte Sella in direzione di un superamento di tutte le problematiche tecniche che impediscono la piena fruizione dell’arte da parte di tutte e tutti. Componente fondamentale in questo processo, sottolinea Trombini, sono coloro che «vivono in modo diverso la relazione con le opere d’arte, che hanno bisogno di coglierne i dettagli utilizzando tutto il corpo», e che possono aiutare, grazie alla loro esperienza, a soddisfare le esigenze di un pubblico davvero completo.

Parte attiva nel progetto, grande artista e direttore della scuola d’arte itinerante La chiesa dell'arte, è Felice Tagliaferri, scultore non vedente che, con le parole e poi direttamente con le sue opere, rende partecipe il pubblico del suo processo creativo, che parte dal dettaglio per arrivare all’universale. L'artista coglie, attraverso la cura millimetrica della dimensione tattile, ogni piccola parte di ciò che crea, e invita chi può "solo" vedere a chiudere gli occhi e a lasciarsi guidare da lui nella scoperta dell'inaspettato.