Il nuovo femminismo? È un femminismo intersezionale .
https://www.slideshare.net/PasionariaIT/femminismo-intersezionale-dalla-teoria-alla-pratica
Lo ricordano Michela Murgia e Anna Osei sul palco di Festivaletteratura, nel quartiere dove Anna, di origine ghanese, è cresciuta. In piazza Unione Europea si dà voce a chi voce non ha e si porta avanti la lotta per l’emancipazione femminile per chi non può lottare a causa della posizione di svantaggio in cui si trova, dato che appartiene a una qualche minoranza discriminata per etnia, religione, classe, identità sessuale o di genere.
L'espressione, coniata dall’accademica ed attivista Kimberlé Williams Crenshaw, indica il sovrapporsi di varie identità e dinamiche sociali : il femminismo intersezionale è un femminismo inclusivo che prende a cuore i problemi e le violenze altrui, sebbene apparentemente non abbiano un effetto diretto su di sé.
https://www.youtube.com/watch?v=ViDtnfQ9FHc
Forme di esclusione differenti non si presentano come realtà separate nella vita di tutti i giorni, bensì come elementi interconnessi. Ed è da questa presa di coscienza che il femminismo non è più solo la lotta della donna bianca per il suffragio femminile, ma diventa la battaglia di tutti verso una società più equa ed inclusiva.
https://www.youtube.com/watch?v=akOe5-UsQ2o
«Per essere femminista bisogna lottare per le altre» rammenta Michela Murgia. È per questo motivo che si chiede anche agli uomini di essere femministi, perché la loro voce, di maschi, etero, cisgender ha un’eco più forte e potente di quella che può avere una donna, e ancor più una donna afro, omosessuale.
https://espresso.repubblica.it/attualita/2015/06/26/news/siamo-tutti-cisgender-o-transgender-la-definizione-entra-nel-dizionario-di-oxford-1.219066
Il femminismo della nostra ondata è un movimento che dice addio ai separatismi e che vuole abbracciare quante più realtà e circostanze possibili.
https://www.youtube.com/watch?v=b1sm_McGSLE