05 | 09 | 2025

Di baci proibiti e "mezze mele": storie d’amore fuori copione

Nel secondo appuntamento di L’amore dentro e fuori i libri, si parla di disincanto, desiderio e libertà

Il secondo incontro del ciclo “L’amore dentro e fuori i libri” riparte dal tema dell’incanto, affrontato il 3 settembre con Roberto Camurri, per approdare al suo inevitabile contraltare: il disincanto.


Protagonista di questa nuova tappa è Irina Turcanu, scrittrice italo-rumena che ha recentemente pubblicato Non c’è il sole, ma va bene lo stesso. A dialogare con lei, nel consueto “salotto” letterario, sono Giorgia Tolfo e Carolina Bandinelli, che non mancano di provocare con aneddoti. Carolina, per esempio, ricorda quando nonna Nicoletta le confessò di aver tradito nonno Marcello sfiorando “la mano pelosa” di un altro uomo su un autobus. «Oggi non lo chiameremmo tradimento» commenta Bandinelli. «Erano altri schemi, altri copioni sociali. Ma, dopotutto, cosa sappiamo davvero dell’amore?».

Attorno a un tavolo imbandito di aperitivi rigorosamente analcolici — «in linea con il tema del disincanto», sorride Tolfo — le tre donne intrecciano le loro esperienze personali. Turcanu racconta le difficoltà di portare con sé la propria idea di amore tra culture diverse: «Ho scoperto a mie spese che i baci appassionati in pubblico, in Italia, non sono accolti con lo stesso entusiasmo che nella mia Romania» confida l’autrice. Tolfo, invece, ripercorre il suo percorso adolescenziale tra fiabe di principi e principesse, fino alla scoperta di altre narrazioni e altre possibilità identitarie: «Da ragazza cercavo me stessa e il vero amore dentro le storie, finché non ho incontrato autori e autrici che mi hanno aperto nuovi mondi. È tutta una questione di desiderio» conclude.

Ed è proprio il desiderio, nella sua dimensione più libera e viscerale, il cuore del dibattito: quando lo si forza, amputandolo della sua spinta disordinata per aderire a un modello “decoroso”, si perde magia, ispirazione, incanto. Tolfo racconta il suo coming out intorno ai vent’anni e il cammino intrapreso per trovare una dimensione relazionale coerente con la propria idea di amore. Turcanu, oggi madre e moglie, riflette invece sulla complessità dell’identità personale: «Non abbiamo mai creduto al mito delle “mezze mele” di Platone» spiega. «Io sono molte cose, come tutti noi, e l’idea che una sola persona possa bastare a tutto ciò che sono non mi convince. Accettarlo è stato un valore aggiunto nella mia relazione di coppia». Il confronto si allarga così ai copioni sociali che ancora incasellano i rapporti: monogamia, stabilità, famiglia tradizionale. Ma, come osserva Bandinelli, «risignificare l’amore» significa lasciarsi attraversare dal desiderio, senza resistenze: «Potremmo anche lottare una vita per uscire dalla monogamia, per liberarci dai ruoli che ci rendono infelici, e ritrovarci comunque dentro lo schema “mutuo-gatto-partner”. Abbiamo fallito? No.
Risignificare l’amore significa permettere al desiderio di invadere tutto, senza paura.
E per farlo serve coraggio. Serve disincanto».