11 | 09 | 2021

Fino alla fine del tempo

La Dedalo ensemble e il giro del mondo a dorso di balena

Sullo schermo immagini di acque e in sottofondo il suono delle balene. Navi all’orizzonte. E balene. Balene che nuotano e sbuffano. Pericolosamente vicino alle navi, alle barche dei balenieri che all’inizio soccombono affondate dalla forza di questi animali maestosi. Gli acquerelli di Benjamin Russell ci accompagnano in questo viaggio visivo e sonoro , in questa prima tappa sulle rotte delle baleniere .

https://www.flickr.com/photos/festivaletteratura/51445836464/in/photostream/

A queste prime immagini si sostituiscono i suoni e le voci della Dedalo ensemble che propone le composizioni di Ned Rorem . Testi di poeti americani che parlano di amore, di morte, dei sentimenti degli uomini . Forse le emozioni anche degli uomini che partono da Nantucket verso l’Alaska per cacciare le balene.

https://www.youtube.com/watch?v=T2jbU5vXl_I

E ci arriviamo, in Alaska, con la composizione di John Luther Adams , musica per arpa sola che richiama la cultura delle popolazioni indigene. Un canto di uno sciamano per equilibrare il rapporto tra uomo e natura, rapporto così spesso in contrasto e in disarmonia.

https://www.youtube.com/watch?v=2q63TA1IIXA

Gli uomini sulle baleniere sono ormai pronti a colpire, si preparano inseguendo le balene, cacciandole, spingendole verso le trappole . Ancora il loro suono, preoccupato, riecheggia nel mare. Si sta per scatenare la ferocia della battaglia. E qui risuonano le note del compositore giapponese Toru Takemitzu , per il quale il mare e l’acqua sono simboli importanti, ricordando Melville e la metafisica di Moby Dick. Dall’Alaska al Madagascar, dove vanno a svernare nelle acque calde le balene. Fonte di ispirazione per Evarist Parny che compose piccoli poemetti di prosa, le Chansons Madecasses musicate successivamente da Maurice Ravel.

https://www.youtube.com/watch?v=gXHzxMJrf9g

«Guardatevi dai bianchi!» grida la bella Nahandove contro il colonialismo. E come si rivela terribile e attuale questo grido, anche nei confronti della natura. Infatti, alla fine le balene sono preda dei balenieri , il sangue colora di rosso il mare, le balene vengono sterminate e fatte a pezzi. Rimane il cielo che si perde nel mare ormai vuoto. Forse qualcuna rimane in vita, forse una speranza di poter ricominciare. Il violoncello è la voce di quella balena sopravvissuta. Della speranza che il mondo possa cambiare . Per la compositrice australiana Diana Blom la balena è lo spirito dell’oceano e nelle sue The Whale’s Song segue gli animali nel loro percorso migratorio riprendendo suoni e atmosfere delle zone attraversate.

https://www.youtube.com/watch?v=k5Txcx_030o

Per finire con Vox Balenae di George Crumb . Le balene esistono da millenni, da prima di noi, come richiama il tema citato di Also Sprach Zarathustra di Strauss. E a noi sopravviveranno, nonostante tutto, fino alla fine del tempo.

https://www.youtube.com/watch?v=j0ZgxuBh9KQ