05 | 09 | 2025

Il binomio distruzione/ricostruzione nel giornalismo narrativo: morti di merito e rigenerazione

Yaroslav Trofimov e Frank Westerman con Christian Elia dialogano con Dario Morgante e Alessandro Ferrari sui loro progetti

Il giornalismo ha molte modalità di fornire storie ai lettori. Un modo è quello di un giornalismo lento, di una storia che si prende il suo tempo: è il giornalismo narrativo.

Come parte della serie di Meglio di un romanzo Dario Morgante e Alessandro Ferrari, si confrontano col coordinatore del progetto Christian Elia e con i due “giudici” del primo pitching, Yaroslav Trofimov e Frank Westerman. Al centro di entrambi i progetti c'è il tema della distruzione e ricostruzione, della costruzione e della decostruzione, della trasformazione e della rigenerazione.

A partire dalle parole di Fabri Fibra «se non dai il meglio, non ti torna il meglio», Morgante vuole raccontare le morti di merito, cioè i ragazzi che hanno scelto il suicidio dopo le difficoltà affrontate durante l'università, luogo che per loro è diventato origine di ansia, depressione e menzogne alle persone care. Queste morti avvengono proprio nei luoghi dell'università e in quelli dove i giovani si incontrano all'interno delle città che li accolgono. Proprio attraverso le parole si possono trasmettere queste storie e dopo la distruzione iniziare un processo di ricostruzione.

Questi racconti, definiti da Westerman come «una presentazione magnifica e crudele», affrontano la difficoltà dei personaggi che non possono tristemente narrarci la loro storia, le loro sofferenze. Però rimangono le parole delle persone che li hanno conosciuti e di coloro che hanno vissuto questo buio, ma ne sono fortunatamente usciti.

Dalla sua esperienza nella natura canadese, Ferrari vuole narrare la rinaturalizzazione: salvaguardare il territorio e rigenerarlo riportando la natura che un tempo era lì presente. Attraverso le parole e le immagini vuole trasmettere quanto è già stato iniziato da due collettivi italiani, Rewild Sicily e Rewilding Apennines, per testimoniare quanto potrebbe essere intrapreso anche in altri territori italiani per rigenerare flora e fauna.

Riprendendo quanto viene fatto sugli Appennini dove si combatte il fuoco col fuoco per fare in modo che gli incendi non si propaghino troppo velocemente, Trofimov ha sottolineato l'importanza in questo racconto di mostrare il conflitto, di creare protagonisti e antagonisti. Dunque non solo mostrare le iniziative già presenti per rigenerare la natura del territorio, ma anche coloro che sono contrari a queste azioni creando una narrazione che si focalizzi sui contrasti.

In chiusura Westerman ha sottolineato come esistano molti modi di raccontare una storia che sono meno conservativi, invitando Morgante e Ferrari a pensare a quale modalità sia la migliore per trasmettere la storia che vogliono narrare.