11 | 09 | 2021

Il corpo è protagonista

Ciabatti e Ruotolo: le scrittrici della comprensione di sé

«Il modello ideale di donna sono tutte le donne» le parole di Teresa Ciabatti , ospite di questa edizione insieme a Elisa Ruotolo , definiscono la centralità del corpo femminile (quasi «un'ossessione») nella società attuale e nella produzione letteraria, che è il suo riflesso.

Le protagoniste dei romanzi di Ciabatti ( La più amata ; Sembrava bellezza ) e di Ruotolo ( Quel luogo a me proibito; Ovunque, proteggici ) hanno un rapporto conflittuale con il proprio corpo, che vivono con un senso di inadeguatezza e di vergogna.

Ne La più amata «il corpo è un ingombro» percepito dalla protagonista come enorme, poiché vissuto attraverso lo sguardo deformante degli altri, sguardo che secondo Ruotolo è «la sede, o ciò in cui noi cerchiamo la legittimità di stare al mondo».

Alla domanda posta da Elsa Riccadonna se i personaggi sono degli alter ego, le autrici, dalle personalità molto diverse, hanno risposto in modo simile, ponendo l'accento sulla scrittura come distaccata comprensione di sé . Ciabatti ha in comune con la protagonista della Più amata (romanzo in cui il dato biografico è forte) l'insicurezza vissuta nell'adolescenza, ma nello stesso tempo si tratta di «una confessione ragionata», di un liberarsi da quella condizione: il personaggio è un'esagerazione dei suoi difetti ed è nato da tutto ciò che l'autrice non ha detto o agito nel corso del tempo a causa della «sua codardia» (rivelata nell'intervista con molta ironia). Mentre per la scrittrice campana, la stesura di Quel luogo è stato «un primo avvicinamento a se stessa», ma con la «protezione» data dall'impossibilità del lettore di distinguere con certezza la biografia dalla finzione.

https://www.youtube.com/watch?v=IiS8-ED9_fM

Nelle parole delle due autrici emerge un intimo affetto nei confronti delle proprie protagoniste . Ruotolo non si limita «alla descrizione, ma alla comprensione» della protagonista attraverso la metafora della donna-bonsai, la quale «viene educata a sentirsi eccessiva verso il mondo», con un corpo che cresce ma che viene potato per rimanere bambino. Allo stesso modo, Ciabatti difende il corpo dei propri personaggi «che non cambia e non è necessario che cambi nel corso del romanzo», seppure nella società e spesso nei gusti del pubblico si riscontra «la retorica del corpo che cambia, che va migliorato» oppure la necessità di giustificare l'essere sovrappeso con la presenza di traumi o eventi drammatici esterni.

https://www.youtube.com/watch?v=psfhcz6XHQw

Per entrambe le scrittrici le storie che meritano di essere narrate sono quelle mancate, con personaggi imperfetti nell'anima e nel corpo, attraverso cui il lettore compie una comprensione di sé e del proprio posto nel mondo.