05 | 09 | 2025

Mantova tra misteri, tesori e... Morosinotto

Davide Morosinotto presenta il suo nuovo romanzo fatto di intrighi, avventura e affetti

MANTOVA TRA MISTERI, TESORI E…MOROSINOTTO

Si dice che nelle cantine di un palazzo di Mantova ci sia un forziere d'oro le cui monete sono state duplicate per mezzo dell'alchimia e per mano del diavolo in persona. Solo una leggenda? Forse sì, forse no, ma sicuramente è un buon punto di partenza per il nuovo romanzo di Davide Morosinotto, Il leggendario tesoro di Hell Gate, ambientato nella caotica New York del 1927 tra immigrazione e nuovi equilibri tra culture molto diverse.

Secondo l’autore, però, una caccia al tesoro che si rispetti, come quella per questo forziere pieno d’oro, deve cominciare in biblioteca perché è lì che si possono trovare le fonti necessarie alla nostra ricerca, legate al premio di tale ricerca ma anche a chi ha intrapreso prima di noi questa avventura.

L'importanza delle biblioteche per la vita di ciascuno di noi, poi, si capisce chiaramente in una citazione dell’autore: «Un buon posto per conoscere un po’ di più sulla vita sono i libri e un posto dove ce ne sono tanti è la biblioteca». Questo per dire che la lettura è pane quotidiano per chi vuole vivere oltre la realtà e il mondo attuale, magari anche viaggiare altrove, fosse solo con la fantasia. I libri di Morosinotto permettono di fare proprio questo: viaggiare per il mondo e attraverso i secoli pur rimanendo seduti in tutta comodità.

Sulla stessa linea, Vera Salton, in dialogo con l’autore, cita la famosa metafora di Marguerite Yourcenar, «Le biblioteche sono come granai, anche quando c’è un inverno con poco cibo» (ovvero un libro non più editato/pubblicato) «lo conserva», per dire che le biblioteche sono beni necessari per “rifocillarsi psicologicamente”. Tale pensiero lo promuoveva anche Federico García Lorca nel suo Medio pan y un libro, discorso in onore della fondazione di una biblioteca nel suo paese d’origine.

Dopo la ricerca delle fonti in biblioteca per un vero avventuriero però tocca la vera impresa: la ricerca di questo fantomatico tesoro. Tra maledizioni per mani oscure che causano la morte di chi tenta di dividere il contenuto del forziere e adulti inaffidabili che ostacolano le ricerche dei giovani protagonisti si sviluppa un'avventura intrigante fatta di indizi, false piste e ripartenze, tra passato e presente.

Nel libro poi risalta un tema importante: la fiducia che secondo l’autore «è una cosa complicata, perché ci si mette tanto tempo a costruirla e un secondo a distruggerla». La difficoltà poi a fidarsi è un filone che pervade i rapporti tra le comunità d’immigrazione soprattutto in East Harlem, ma non solo. Per poter raggiungere la meta della propria caccia al tesoro però serve fiducia in sé stessi, nelle proprie capacità e ricerche… oppure nel talento dello scrittore che fa vivere a noi tale avventura in sicurezza della nostra casa. E di fiducia nelle proprie capacità ne sa qualcosa Davide Morosinotto, dato che il suo primo successo (Il Rinomato Catalogo Walker & Dawn) è il suo 32esimo libro! Nonostante i rifiuti o le delusioni precedenti, ha creduto in sé e adesso ha diversi titoli a suo nome e altri in produzione. Non ci resta che aspettare di viaggiare con lui: passato, presente o futuro?