James Bradburne e Gian Piero Piretto si interrogano su quanto una collezione ridotta e faziosa possa essere rappresentativa della realtà, quanto le tracce personali dei collezionisti possano alterare e filtrare il nostro sguardo verso quel tempo storico. Ad un primo sguardo, dopo aver acquisito la collezione Adler , James Bradburne ha pensato si trattasse di una collezione eclettica: libri comprati in terre straniere come regali o ricordi. Studiandoli però è stato chiaro come i due architetti e collezionisti Hans Edward Adler e Hedwig Feldmann, trasferitisi dalla Germania in Unione Sovietica per partecipare concretamente alla costruzione dell’opera somma - il paese sovietico - abbiano selezionato opere specifiche, in grado di fornire la chiave di lettura dell’Unione Sovietica.
https://twitter.com/festletteratura/status/1567803658485506049?s=21&t=bOzzbeOEr9fHXJ3uAROMtA
Nella cornice del teatro Bibiena di Mantova, James Bradburne e Gian Piero Piretto ci guidano nel complicato panorama politico e socioculturale della Russia degli anni ’30 del Novecento, dove arte e letteratura sono efficaci mezzi per trasmettere l’ideologia socialista. La collezione Adler, composta da 257 libri per bambini , è stata, in questo contesto, parte di un ampio progetto di creazione dei "nuovi cittadini sovietici". Attraverso le parole di Nadežda Krupskaja, moglie di Lenin, capiamo l'importanza attribuita ai libri a quell’epoca: «Il libro per bambini è una delle armi più potenti dell’educazione socialista delle giovani generazioni. Grazie ai libri per bambini devono essere gettate le basi della visione materialista del mondo delle giovani generazioni. Questo è un compito grande e importante ed è un compito che può essere adempiuto».
https://twitter.com/festletteratura/status/1567806376428163074?s=21&t=bOzzbeOEr9fHXJ3uAROMtA
Oggi questa collezione, ritrovata nel 1986 da Susan McQuail in una valigia di pelle marrone, rappresenta un’importate testimonianza di un periodo straordinario della storia del Novecento, denso di creatività e attenzione all’infanzia. I colori, la dinamicità ed interattività di questi libri affermano con forza una svolta tra il passato di guerre, povertà e schiavitù e la nuova era. Veicolano l’intrinseca convinzione che un cambiamento, un mondo migliore, sia possibile a partire da ciò che i bambini sperimentano nel corso della loro infanzia. Le illustrazioni che troviamo nei volumi della collezione sono ispirati all’arte dell’Avanguardia, con una grafica vivace e capace di ispirare fiducia nel futuro e rasserenare i bambini e le loro famiglie.
https://twitter.com/pablolarah/status/1487429365625409541?s=21&t=bOzzbeOEr9fHXJ3uAROMtA
Nel parallelismo tra la situazione geopolitica odierna e di allora, James Bradburne sottolinea come, in momenti di incertezza, prendere atto dell’importanza dell’infanzia sia fondamentale tanto quanto affidarsi alla capacità degli artisti di descrivere, rappresentare e dare senso alla realtà.