10 | 09 | 2022

Tra letteratura e cucina

Lettura alternative per ampliare le soglie

Alberto Grandi , autore di Festivaletteratura presente tra il pubblico dell’evento Dispense nascoste , interviene al termine dell’incontro con queste parole: «Questo evento poteva svolgersi solo qui. La Biblioteca Baratta era un macello comunale, qui la carne si è trasformata in un libro». E ha ragione: dove la carne si è fatta libro, le frasi di Tommaso Melilli – cuoco/scrittore (o come si autodefinisce, «sono solo un cuoco che scrive cose, quindi scusate se le cose vengono fuori in modo un po’ selvaggio») – scorrono libere nello spazio creatosi tra il mondo della cucina e quello della letteratura.

Tommaso Melilli è una delle figure di riferimento in Italia nel campo della scrittura gastronomica. Dopo il successo ottenuto con I conti con l’oste , prosegue il suo rapporto con Festivaletteratura attraverso l’approfondimento dei legami che intercorrono tra la letteratura alta e i rimandi culinari che essa contiene. Queste connessioni ha deciso di chiamarle proprio “dispense nascoste”, libri-contenitore da aprire come ante di una credenza, da saccheggiare, da leggere e rileggere in una chiave diversa .

Il percorso tracciato da Melilli si presenta come una ricetta, ma non come una narrazione dogmatica per pedanti della cucina (si veda Julian Barnes), bensì una concezione più libera e interpretabile, uno strumento da cui attingere e dal quale portare a casa spunti per reinventare, per andare a cercare nuove sfumature all’interno dei libri.

I testi presi in esame hanno spaziato da grandi classici di caratura mondiale come L’amore ai tempi del colera di Gabriel García Márquez e Dracula di Bram Stoker, per passare ai libri italiani di Laura Pugno ( Sirene ) e Piero Camporesi ( I balsami di Venere ), fino ad arrivare alla chiusura dedicata a Proust e alla celeberrima madeleine contenuta nella sua Recherche .

Le chiavi di lettura di Melilli sono state estrose, a partire dalla teoria di un conte Dracula eco-gotico e vegetariano fino al sushi di sirena di Pugno per sfamare gli sgherri della Yakuza che compongono la casta del libro.

Ma l’elemento più importante dell’incontro, oltre alle letture alternative, è stata una conclusione finale di carattere etico e politico legata al ruolo del cibo. Le dispense nascoste, infatti, si possono interpretare anche in un altro modo: parafrasando un concetto di Roberto Calasso sul ruolo dell’editore, dobbiamo essere in grado di ampliare le soglie di ciò che mangiamo. Sono poche le cose che mangiamo rispetto a quelle commestibili e sarebbe il caso di allargare i limiti anche nelle pagine dei menù.